Il presidente Luigi Berra in questo periodo di pandemia da Covid 19 si è dilettato in storiche letture di libri del mondo automobilistico. Ecco la sua recensione su un libro che vi consigliamo di leggere

In questo momento di forzata clausura dovuta alla epidemia Covid-19, ho riletto RicordACI, Memorie illustrate della storia dell’ Automobil Club Firenze scritto dall’architetto Massimo Ruffilli, Presidente dell’ Automobil Club Firenze nonché Vice Presidente dell’Automobil Club Italia.

Un libro molto interessante dove si narra della prima automobile arrivata a Firenze nel 1894, una Panhard-Levassor, portata in città dal Marchese Carlo Ginori Lisci. A questa fece seguito l’arrivo di una Stanley, vettura a vapore, del Principe Piero Strozzi. In quell’anno, esattamente il 3 febbraio 1900 nacque il Club Automobilisti Fiorentini, preludio, di lì a poco dell’ Automobil Club Firenze. Da quel momento inizia la vera storia della automobile in Italia.

Nel 1905 viene fondato l’Automobil Club d’Italia.

Intanto a Firenze si comincia anche a costruire auto.

Esce la “Florentia” prodotta dalla Fabbrica Toscana di Automobili che ebbe un successo immediato, tanto che fu voluta anche dalla Regina Margherita e da Gabriele D’Annunzio. Pensate, arrivava alla velocità di 55 chilometri all’ora.

Fatte le auto, viene da sé fare le corse: la Piombino – Livorno e la Antignano – Livorno del 1901 furono vinte entrambi da Felice Nazzaro. Il 15 giugno 1902 si corse la prima Coppa della Consuma, 15 chilometri da Pontassieve al Passo della Consuma.

L’auto da un lato diventa il nuovo mezzo per muoversi, dall’altro è il modo per scatenare la passione, di mettersi in competizione con piloti e vetture; così il 21 Giugno 1914 nasce il Circuito del Mugello.

La grande guerra del 1915 – 1918 interrompe le competizioni ma sviluppa la tecnologia; così che quando si ricomincia a correre nel 1920, le auto sono drasticamente cambiate sia nella forma che, soprattutto, nella meccanica. Il mondo delle corse in auto nasce da qui e vi si affacciano alcuni nomi che rimarranno nella storia, come Tazio Nuvolari, Alfieri Maserati, Gastone Brilli Peri, Materassi, solo per citarne alcuni.

Il libro del Prof. Massimo Ruffilli prosegue rivelando la evoluzione dell’auto e delle corse, ricordando quanto fatto a Firenze (ad esempio le Ermini) e i tanti piloti toscani che si sono fatti onore, molti iniziando proprio con il Circuito Stradale del Mugello; passando poi alla costruzione dell’ Autodromo nei pressi di Scarperia.

Il libro è vivace, anzi, direi, vivo, perché corredato di disegni colorati ad acquerello dei personaggi narrati, delle auto, dei piloti. Peccato che, stampato poco più di tre anni fa e in soli 50 esemplari, non si trovi nelle librerie. Penso che bisognerà chiedere all’ autore una ristampa.