Torna il Gazzettino con il nuovo anno. Il 2021 è arrivato. L’auspicio da parte della Cassia Corse 264 è quello innanzitutto di poter tornare a riprendere concretamente le relazioni sociali. Relazionarsi per dialogare, sorridere assieme e tornare a bordo delle nostre autovetture. Perché certe luci, come le passioni non puoi spegnerle. Ora parola al presidente Luigi Berra che fra ricordi di Danilo, la scheda d’iscrizione della Firenze Siena in arrivo e il tesseramento per il 2021 già attivo, si mette in evidenza che la Cassia Corse 264 è già in movimento. Per proporsi positivamente in vista di questo nuovo anno.

Cari amici lettori, per la prima volta il redattore di questo Gazzettino si trova in grosse difficoltà.

Di che cosa si può parlare? Certamente non del Covid che ci imperversa ormai da troppo tempo e che è diventato l’oggetto di tutte le notizie di giornali, radio e TV. In questo mese dell’anno dovremmo parlare dei programmi futuri: corse di velocità in salita e in circuito,Campionati vari, Rallye, gare di Regolarità, raduni, riunioni, incontri…..Ma come si fa a parlare di tutte queste attività che rappresentano il succo della nostra passione, quando non abbiamo la certezza neppure di quello che potremo a fare domani?

Abbiamo passato il periodo Natalizio rimanendo in casa il più possibile ma non tanto perché ce lo diceva questo governo con il tono del buon padre di famiglia che si deve occupare dei figli discoli e neppure perché avevamo paura davvero di “beccarci” il virus; semplicemente perché ci siamo ritrovati in una profonda depressione; che ci se ne renda conto o no, tutti o quasi, ci sentiamo svuotati; non abbiamo voglia di “fare”;  ci facciamo prendere dall’abulia. Certamente qualcuno dirà che a lui non succede; bene, benissimo, buon per lui.

Ma parlando, naturalmente al telefono, con tanti amici, si percepisce una grande svogliatezza. E questo è peggio del virus; bisogna tirare fuori le unghie e tenerci pronti a fare programmi, a prendere le auto, a fare una lunga girata, a liberarci la mente dalle ragnatele che ci siamo messi dentro. 

Vogliamo reagire: tra poco tutto andrà a posto, la Firenze Siena si svolgerà regolarmente il 27 e 28 Marzo; siamo pronti ad accogliere i numerosi partecipanti. Troverete molto presto tutte le informazioni sul sito  www.cassiacorse.it.

Solitamente, in questi ultimi venti anni, si dava il via al nuovo anno con un pranzo a gennaio in cui si premiavano i soci che avevano ottenuti risultati nelle varie competizioni e si rinnovavano le tessere societarie; quest’anno in gennaio non potrà essere effettuato; vi chiediamo gentilmente di mandare la quota di €60 tramite bonifico (IBAN: IT 92K08425 05756 0000 40456 782) o di seguire le semplici istruzioni che troverete sul nostro sito. Le tessere sono già presso il Circolo Gramasteda alla Sambuca e le potete ritirare dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18. Per cortesia portate con voi copia del bonifico.

Inoltre quest’anno è attiva la possibilità di tesserarsi anche online. Ecco tutte le istruzioni

Qui facciamo una promessa solenne: appena ci daranno il via libera, ci ritroveremo insieme con allegria per il pranzo che non possiamo fare a gennaio; vogliamo rivederci in faccia ed abbracciarci.

Intanto, a dimostrazione  ulteriore che siamo disponibili a nuove avventure, da questo numero iniziamo  una  Rubrica Speciale, promossa da Danilo Barbieri su  “le Icone che hanno fatto la storia dell’automobilismo” con testimonianze di quello che hanno portato nella nostra vita.

Cominciamo proprio con i simpatici ricordi di Danilo: “Correva l’anno 1955 e il nostro paese si leccava ancora le ferite della guerra, ma l’entusiasmo che aleggiava in quel momento era alle stelle. La voglia di ricominciare e ripartire era tale che qualsiasi novità venisse proposta veniva accolta da tutti come un segno del destino. Iniziava l’era del consumismo e la possibilità di chiunque di farne parte. Se ci pensiamo bene, adesso striamo vivendo un po’ quel periodo; questa pandemia ci ha messo in ginocchio ma ci ha anche fatto riscoprire vecchi valori e situazioni ormai dimenticate.

Quindi, dicevamo 1955; tornando a noi appassionati di auto, ci viene in mente subito la FIAT 600; niente di stravolgente tecnicamente ma strategicamente geniale sotto l’aspetto economico e sociale: un’auto che rimetteva in moto il Paese. Pensate che fu la prima vettura ad essere venduta a rate; sì, sì, a rate, con le famose, perlomeno a casa mia, cambiali;  quindi alla portata di tutti.

La 600 era piccola ma non troppo; era lenta ma con qualche accorgimento diventava anche troppo veloce; rumorosa, ma era quello che volevamo; la caricavamo di bagagli e lei non diceva mai di no; mare, montagna, laghi; non c’era posto dove non si incontrasse una 600 e i loro passeggeri con i volti felici, anche se bolliva l’acqua del radiatore. In fondo il salto dalla motocicletta era notevole.

L’Italia si era fatta la macchina; da lì in poi tutto sarebbe divenuto più semplice e veloce; le distanze divennero uno scherzo, i tempi si dimezzarono, le strade cominciarono ad avere un loro senso.

Ricordo, sono sempre le parole di Danilo, un episodio che mi è sempre rimasto impresso: una volta, in gita con mio zio, zia e cugini, non lontano da Firenze, all’improvviso una luce rossa sul cruscotto; panico assoluto; la conoscenza tecnica a quei tempi era materia da tesi di laurea…..scendiamo, apriamo il cofano posteriore, perché la 600 aveva il motore dietro…..era saltata la cinghia della ventola di raffreddamento, cosa che in una vettura con motore posteriore significava totale KO. Se succedesse oggi apri il cofano e richiudi subito. L’attrezzo più adatto sarebbe l’apriscatole tanto i cofani sono stipati e pieni di ogni aggeggio, per cui l’unica cosa da fare è chiamare il carro-attrezzi.

Bene, dicevamo tra di noi: e ora come si fa?; forse non ci crederete, ma con dei Collant che all’epoca erano di un certo spessore, mio zio riuscì a creare una sorta di cinghia che lentamente ci fece tornare a Firenze.

Penso che sicuramente la 600 non rappresenti una vettura ambita dai collezionisti, ma sicuramente sarà ambita da tutti quelli che ricordano con nostalgia quei tempi.

Forza ragazzi, con il 2021 ripartiamo con grande entusiasmo!”

Questi i ricordi di Danilo. Ci aspettiamo che altri ci portino le loro testimonianze e ci facciano ricordare altre auto che sono state parte essenziale della storia dell’automobile.

BUON ANNO !