Aprile è alle porte e il presidente dell’associazione Luigi Berra è tornato con il suo appuntamento mensile, ricco di opinioni, anniversari e riflessioni importanti sul pranzo sociale tenutosi lo scorso 20 marzo al ristorante ‘Cortefreda’ di Tavarnelle Val di Pesa.

Dai 120 anni della Coppa della Consuma al significato del possedere una macchina d’epoca e l’elenco degli eventi programmati per il 2022, il Gazzettino si articola con un elaborato percorso.

A maggio Sfumature di Rosa, l’evento più vicino in termini cronologici, uno dei tanti che sta facendo molto parlare e divertire.

Ecco il testo integrale

Questo anno è legato al numero 120: la Coppa della Consuma è stata organizzata per la prima volta centoventi anni fa; l’Automobil Club Firenze è nato centoventi anni fa. Il Gazzettino di questo mese è il numero 120.  Devo  ringraziare l’amico Andrea Marsili Libelli che lo ha ispirato. Infatti leggevo il Giornalino che lui scrive da lungo tempo e che io aspettavo ogni mese di leggere con interesse;  un giorno decisi di provarci anch’io a scrivere qualcosa che riguardava la Scuderia Cassiacorse 264 Storica e da allora mi sono appassionato a scriverlo. Quindi devo ammettere, la mia non è stata un’idea originale.

E veniamo a noi. Domenica 20 Marzo ci siamo finalmente ritrovati insieme per il Pranzo Sociale che avevamo rimandato a causa delle restrizioni dovute alla pandemia; di cui speriamo di non dover più parlare.

E’ stato molto piacevole rivedersi di persona, di salutarci, di gustare del buon cibo in compagnia; per questo desidero ringraziare tutti i convenuti. Mi dispiace che alcune persone non siano potute essere presenti; mi dispiace per loro perché la vita di una Scuderia, di un gruppo, si svolge come scambio di saluti, di pacche sulle spalle, di sorrisi ed anche di qualche sfottò.

Ritengo che coloro che sono intervenuti si siano trovati a loro agio, tanto che, una volta finito il pranzo, quasi nessuno se ne era andato via; si rimaneva tutti, o quasi, ancora nel ristorante a parlare per la voglia di stare insieme. Anche il tempo atmosferico ci ha voluto regalare una bella giornata di sole.

Durante il pranzo abbiamo esposto i programmi per il 2022: la terza edizione de Le 50 Sfumature di Rosa, raduno con prove di abilità riservato alle Signore al volante, Un Giorno Con il Mito, altro raduno, questo riservato alle vetture Alfa Romeo, una Gincana Veloce che organizziamo in collaborazione con il Club Ufficiale Porsche della Toscana, la settima edizione della Firenze – Siena e la nuova Rondina di regolarità. Programma certamente molto impegnativo, per una “Scuderia di Campagna”, come ci chiama il Prof. Massimo Ruffilli, Presidente dell’ACI Firenze, ma ce la faremo; i preparativi sono ormai partiti da tempo.

Un’altra ricorrenza è stata il ventesimo anniversario della fondazione della Cassiacorse come Storica ed abbiamo voluto dare un piccolo riconoscimento a coloro che si sono dati d’affari per farla partire, nel 2002: Gilberto Focardi, Roberto Ermini, Danilo Barbieri, Franco Pasquini, Marco Cucini e Francesco Bacci. A tutti loro va il nostro sentito ringraziamento.

Naturalmente abbiamo ringraziato e premiato quei due piloti che hanno vinto il Campionato Italiano di classe Velocità in Salita, nell’anno da poco finito e precisamente Mirco Gentilini e Girolamo Visconti.                      

Sfogliando le Riviste dedicate alle auto d’epoca, e ce ne sono ormai parecchie, si trovano locandine ed articoli che riguardano eventi riservati, appunto, alle vetture del passato. Si nota una particolarità che è quella di sottolineare la presenza di auto “importanti”; non voglio nominarne alcuna ma sono o auto degli anni ’20 e ’30 o auto degli anni ’70 e ’80 ma di grande fascino. Tante altre, anche cinquantenni e sessantenni, non vengono molto menzionate. Esistono manifestazioni riservate “solo ad un certo tipo di auto”; auto con certe caratteristiche, che hanno o hanno avuto “importanti”  riconoscimenti. Cosa significa? Che solo la vettura “importante” fa notizia e quindi ne bisogna parlare? O forse significa che, siccome dietro c’è ormai un grosso traffico di denari si vuole cercare di fare incrementare il valore di certe auto rispetto ad altre?

Secondo la mia molto modesta opinione, un’ automobile che ha raggiunto i trenta, quaranta, cinquanta e più anni d’età, è una Automobile che va rispettata; e se non è un modello prestigioso, se non è perfetta, se ha qualche graffio, se la carrozzeria ha perso un po’ della brillantezza originale, va bene ugualmente, anzi è la dimostrazione che ha vissuto, che ha una storia alle spalle. Quando un essere umano invecchia non ci aspettiamo che sia uguale a quando aveva venti anni; accettiamo le sue rughe, i suoi acciacchi, il fatto che non sempre riesce ad avere la giusta “carburazione”. Per le auto dovrebbe essere lo stesso.

Non tutti gli esseri umani sono stati degli eroi, scienziati che hanno fatto scoperte fantastiche, non tutti hanno salvato vite umane, ma tutti devono essere rispettati nello stesso modo. Allora quando ci si riempie la bocca di “passione per le auto d’epoca”, siamo sicuri che si tratta davvero solo di passione? Non sarà anche il desiderio di essere visti come persone importanti? O di possedere delle auto che acquistano di valore in breve tempo?

Abbiamo inizialmente parlato della Coppa della Consuma che celebra i 120 anni dallo svolgimento della  prima corsa; sabato 26 e domenica 27 ha visto iscritte  37 auto moderne e 71 storiche; un po’ poche per una celebrazione  così importante. La ragione? Forse era troppo presto e qualcuno ha temuto il  cattivo tempo che, invece, non c’è stato? Mancanza di preparazione delle automobili?; potrebbe essere e la testimonianza è stata che parecchi sono stati i ritiri già nelle sessioni di prove, per rotture di vario genere. Mancanza di danari? Di questi tempi anche questa potrebbe essere una ragione. Peccato per un percorso certamente tra i più belli ed impegnativi in assoluto. 

Anche i nostri “alfieri” hanno avuto i loro problemi: Girolamo-Gino Visconti ha rotto il motorino d’avviamento e per la corsa di domenica mattina si è dovuto fare spingere per partire. Mirco Gentilini, sempre un po’ troppo audace fino dalle prime battute di prova e, con un differenziale autobloccante che non aveva avuto il tempo di abituarcisi, è entrato in testa-coda alla ultima esse prima del traguardo, perdendo parecchi secondi di tempo e accarezzando leggermente il guard-rail.

In gara ha preferito tenere il piede destro un po’ (non più di tanto) sollevato.

Comunque è sempre molto piacevole ritrovare nuovamente tanti amici, tante mani da stringere.

Buona Pasqua!