Nuovo appuntamento con il presidente della Cassia Corse 264 Storica, Luigi Berra che con il suo gazzettino, ci parla della Firenze – Siena e della trasmissione televisiva, Stop and Go, dove la nostra associazione ha giocato un ruolo di primo piano. Spazio poi ai ricordi dal passato con aneddoti di amici che ci portano a tempi dove la gioventù regalava ancora più stupore di fronte a certi bolidi…

Questo Gazzettino esce con molto ritardo in quanto siamo stati impegnati nel capire e discutere se si poteva effettuare la Firenze – Siena il 27 e 28 Marzo. Ci guardavamo intorno per vedere se altri Club avrebbero organizzato le manifestazioni che avevano annunciato; abbiamo soppesato tutte le possibilità; la speranza ci ha fatto continuare a preparare l’evento nei minimi dettagli pur nella garanzia delle misure anti-Covid; avevamo trovato i posti dove controllare le temperature, come fare a mantenere le distanze nelle varie soste e come cenare e pranzare in sicurezza. Alla fine ci siamo arresi. La decisione è stata unanime: deve essere rimandata. Quando? E qui altri problemi per cercare una data dove non ci fossero di già molte altre manifestazioni;  l’abbiamo trovata, nella speranza che si riesca a farla; con i tempi che corrono, non si sa mai: 29 e 30 maggio. Dove il giorno sabato 29 sarà dedicato alle verifiche documenti e alla cena; domenica 30 alla vera e propria rievocazione della corsa Firenze – Siena.      I moduli di iscrizione sono visibili sul nostro sito e saranno aggiornati con le nuove date nei prossimi giorni

Nel frattempo ci era arrivata una telefonata da un programma della RAI 2,  dove ci chiedevano di dare loro una mano per STOP AND GO. Passato il primo momento in cui si è pensato anche ad uno scherzo, ci siamo dati da fare per trovare le auto che ci chiedevano; ci siamo quindi incontrati a Monteriggioni per la prima parte del programma, con sei vetture: Alfa Romeo Giulietta TI, Alfa Romeo Giulia 1300 TI, Alfa Romeo Giulia 1600 Super, Lancia Fulvia Montecarlo, Triumph Herald e Convair. Ci avevano chiesto almeno due vetture scoperte e le avevamo: la Convair, auto inglese “da Corsa e da Pub”, come richiesto da apposito regolamento dell’epoca, del tutto priva di cappottina di alcun genere, e la Triumph che abbiamo dovuto tenere sempre aperta, in una fredda giornata di fine Gennaio che ci ha regalato anche un po’ di pioggia. E’ toccato al sottoscritto mettervisi al volante!  

Da Monteriggioni tutti in fila fino a Castellina Scalo, Castellina e Radda; dove le riprese sono terminate.

Una esperienza stancante ma molto piacevole avendo anche visto come queste cose sono portate avanti con professionalità, prove e riprese fatte e fatte nuovamente, monitoraggio dell’audio e delle luci. Abbiamo conosciuto i presentatori di questo programma TV: una splendida Laura Forgia e Marco Marzocchi.  Andato in onda sabato 13 scorso alle ore 16,35 su RAI 2.

Per chi si fosse perso la puntata ecco il link https://www.raiplay.it/video/2021/02/Stop-And-Go-13-febbraio-2021-72c327c0-19f2-465f-b7bf-500e4fc1306b.html.

Nel numero dello scorso Gennaio questo Gazzettino aveva riprodotto i ricordi di Danilo riguardo alla FIAT 600. Questa volta un amico che vuole rimanere anonimo desidera ricordare alcuni anni magici, quelli tra il 1965 e il 1968: l’Alfa Romeo e la Lancia misero sul mercato due vetture sportive che hanno fatto la storia dell’automobilismo italiano; auto che tuttora sono ricercate in tutto il mondo anche se hanno quasi 60 anni. L’amico si riferisce alla Giulia GT e alla Fulvia Coupè. Inutile parlare delle caratteristiche di queste vetture che tutti conosciamo più che bene. Ma vorrei riportare qui le sue parole su come venivano vissute e sognate dai giovani in quegli anni.

“Guardavamo queste auto con gli occhi sgranati; non si era mai visto niente di così moderno e direi, audace; in quegli anni eravamo molto giovani, eravamo studenti e non ci potevamo permettere auto del genere anche perché i nostri genitori usciti da poco dalle ristrettezze della guerra, anche se avevano le possibilità, non volevano mostrarlo o semplicemente si erano abituati ad una vita semplice, senza ostentazione.

Agli occhi nostri, eravamo più o meno ventenni, la Giulia era il sogno dei ragazzi, la Fulvia Coupè era il sogno delle ragazze. In effetti a Firenze c’erano davvero alcune ragazze che guidavano la Fulvietta e noi le seguivamo per vedere se riuscivamo ad iniziare una conversazione; ricordo che una volta, ad un semaforo mi fermai dietro ad una Fulvia con “bionda” al volante; bè, le detti un colpetto con il paraurti, leggero per non sciupare né la coda slanciata della Lancia né il paraurti della mia 600, ma sufficiente per potersi mettere da parte, constatare il danno ( o dovrei dire il non-danno) e fare conoscenza”.

Questo il racconto del mio amico che non è inventato, tutto vero. Erano anni del grande rilancio  del nostro paese , non solo economico, ma intellettuale, di energia, di vita, di speranze per il futuro. Le due grandi case automobilistiche italiane di quell’epoca riuscirono a dare il meglio di sé facendo vedere al mondo, o almeno ai paesi europei, di che cosa era capace l’ingegno e lo stile italiano; possiamo quasi dire che il Made in Italy nasce proprio in quegli anni; non solo le auto, ma la moda, in particolare quella fiorentina, sboccia allora con nomi come Emilio Pucci, Salvatore Ferragamo e Guccio Gucci, menzionando solo i più famosi.

Scusandoci del ritardo, un caro saluto a tutti e a risentirci presto.

Il Gazzettino della Cassiacorse 264 Storica